Il Metaverso, è l’ultima novità annunciata da Facebook. Ma altro non è che il primo passo verso la realizzazione di quell’universo virtuale immaginato tanti anni fa dai romanzi di fantascienza
Da tempo se ne parlava e adesso ci siamo: dopo tanti rumors e illazioni Facebook annuncia ufficialmente il metaverso, il nuovo progetto della compagnia che punta a diventare l’internet del futuro. In un piano decennale, con alle spalle un investimento di circa 10 miliardi di dollari, che vede anche il cambio di nome della compagnia madre da Facebook Inc. a Meta Inc., Mark Zuckerberg è intenzionato a rivoluzionare il concetto stesso di web, tanto da rendere obsoleto ogni altro modo di connettersi.
Un vecchio sogno
Per chi non conoscesse il termine, con la parola “metaverso” si vuole indicare un universo digitale complementare e interconnesso al mondo reale. Questo tipo di tecnologia è caratterizzato da una percezione sensoriale immersiva. Permette all’utilizzatore di provare sensazioni simili a quelle reali e interagire direttamente con l’ambiente virtuale, indipendentemente da dove ci si trovi nel mondo. Volendo semplificare il concetto potremmo dire che un metaverso altro non è che una realtà parallela alla nostra, creata per mezzo di computer estremamente sofisticati.
Le prime idee di Metaverso
A voler essere onesti il concetto del Metaverso non è un’idea originale partorita dalla mente di Zuckerberg: più di un film o di un libro di fantascienza ha parlato in passato di universi completamente digitali in cui le persone possono vivere esperienze di ogni genere e interagire tra loro attraverso un collegamento alla rete. Lo stesso termine metaverso è infatti nato nel 1992 dalla penna dello scrittore Neal Stephenson, che nel romanzo Snow Crash identifica con tale termine un mondo online a cui tutti possono connettersi tramite appositi terminali.
Per riferirci ad un esempio più recente potremmo citare Ready Player One, film del 2018 di Steven Spielberg tratto dal romanzo di Ernest Cline. Qui il Metaverso ha il nome di OASIS ed è un ambiente virtuale avanzatissimo in cui la maggior parte dell’umanità trascorre il suo tempo, dato che il mondo reale è al collasso a causa di sovrappopolazione, povertà e inquinamento. Non sono comunque mancati tentativi, nel corso degli anni, di realizzare qualcosa di simile ad un vero metaverso. Tuttavia, le imitazioni presenti sul piano tecnologico hanno sempre impedito uno sviluppo completo dell’idea.
Il caso più vicino è quello di Second Life, un videogioco lanciato nel 2003 che permette di entrare in un mondo virtuale in cui poter incontrare altri giocatori. Nel 2013 gli utenti regolari erano circa un milione. Con il tempo gli accessi sono diminuiti ma la piattaforma è rimasta presidiata da un gruppo di fedelissimi. A ben vedere dunque, l’annuncio di Zuckerberg, non sarebbe tanto una novità. Piuttosto, deve essere preso come la prima vera occasione di poter potenzialmente dare vita ad un metaverso completo.
Il Metaverso secondo Facebook
Nel progetto del Metaverso presentato da Facebook gli utenti potranno muoversi all’interno di un set di spazi virtuali in 3D condivisi dalle persone, nel quale ogni ambiente altro non è che una stanza all’interno di un progetto più ampio e coeso. Nelle intenzioni del colosso americano la principale modalità di fruizione del metaverso sarà tramite la Realtà Virtuale, ma è già stato annunciato che sarà possibile accedervi anche per mezzo di classici schermi 2D e dispositivi AR in modo da non precludere a nessuno la possibilità di vivere questa nuova esperienza.
In questo nuovo universo web sarà possibile sia lavorare che rilassarsi, interagendo direttamente con i vari ambienti e le altre persone collegate in prima persona. Secondo quanto anticipato dalla compagnia ciò che si verrà a creare sarà in tutto e per tutto una realtà parallela, composta però di codici e raffigurazioni, in cui gli utenti saranno in grado di provare esperienze parallele e complementari a quelle della vita di tutti i giorni, in un perfetto connubio di tecnologia e quotidianità.
I nuovi mezzi per realizzare il Metaverso
Per realizzare tutto questo è ovvio che saranno necessari nuovi mezzi ben più avanzati di quelli attualmente disponibili: è qui che entra in gioco Oculus, consociata di Meta Inc. specializzata nella produzione di visori VR, che ha annunciato un cambio di direzione per il brand. Se sino ad ora infatti i prodotti Oculus erano stati considerati principalmente come strumenti per l’intrattenimento, da ora in avanti lo scopo della compagnia sarà trasformare le sue macchine in veri computer VR per uso quotidiano.
Per andare incontro a questa nuova visione presto su Oculus verrà integrato il supporto alle PWA, con le prime in arrivo già da questa settimana. Tra queste vedremo ovviamente Facebook e Instagram, ma anche vere e proprie applicazioni per la produttività come Slack e Dropbox, che a detta degli sviluppatori sono solo le prime di una lunga serie. In seguito arriverà la novità più importante: Horizon Home, nuova home della piattaforma Oculus che andrà a costituire il primo passaggio verso il Metaverso. Horizon Home, infatti, permetterà di personalizzare in maniera più importante il proprio spazio virtuale e di condividerlo con i propri amici.
Sembra insomma che le cose siano già in moto e che il metaverso sia ogni giorno più vicino. In attesa di nuovi sviluppi noi possiamo solo immaginare ciò che davvero sarà questa nuova frontiera del web. Interi universi creati per noi attendono dietro un visore VR.