Ogni giorno milioni di utenti trascorrono ore sul social cinese a scorrere la pagina For You in cerca di nuovi video, ma come funziona l’algoritmo di TikTok che decide quali sono i contenuti da suggerire?

Dire che TikTok sia un’app popolare è decisamente riduttivo. Ad oggi, all’inizio del secondo trimestre del 2022, è il settimo social network al mondo in termini di popolarità. Il social cinese, nato dalle ceneri della piattaforma Musical.ly, nel giro di poco più di cinque anni ha superato la cifra di 1 miliardo di utenti iscritti, sorpassando servizi ben più noti come Pinterest, Twitter o Snapchat. Ma da dove nasce tutto questo successo? Come ha potuto un’app spuntata fuori dal nulla arrivare a fare concorrenza a colossi come Facebook ed Instagram? Molti ritengono che il segreto stia tutto nel vero cuore pulsante di questo social: l’algoritmo di TikTok.

Il segreto dell’algoritmo di TikTok

Fino a circa un anno e mezzo fa nessuno sapeva come funzionasse di preciso l’algoritmo di TikTok: c’erano solo speculazioni e ipotesi. Poi, in un post di TikTok Newsroom datato Giugno 2020, la stessa azienda ha spiegato come i suoi sistemi di raccomandazione influenzano ciò che appare nella FYP. I suggerimenti dell’algoritmo si basano su tutta una serie di fattori misurabili, i cui tre elementi chiave sono:

• Interazioni dell’utente – In questo elemento viene calcolata ogni tipo di interazione: dalle condivisioni ai “mi piace”, passando per follow, commenti, contenuti pubblicati ecc.
• Informazioni video – Questo fattore invece tiene conto del contenuto delle didascalie dei video, gli hashtag presenti nelle descrizioni e i suoni usati .
• Impostazioni dispositivo e account –  Qui vengono considerate le preferenze dell’utente, come le impostazioni di lingua e posizione.

Mettendo insieme tutte queste informazioni, il sistema è in grado di creare una lista di suggerimenti ad hoc per ogni specifico utente. La vera particolarità dell’algoritmo di TikTok però è un’altra: tratta tutti i profili allo stesso modo. Il sistema non fa alcuna distinzione tra i tipi di creator, ponendo i videomaker più famosi e le nuove leve sullo stesso piano: chi ha pochi follower ha le stesse probabilità di finire nella pagina For You dei profili seguiti da milioni di persone. Molta più importanza viene data invece al tempo di visualizzazione, che viene usato per determinare la probabilità di un video di suscitare interesse. Non a caso l’app sta continuando ad estendere la durata massima dei video: al momento il limite è di 3 minuti, ma sono già stati fatti test anche su filmati di 5 e 10 minuti.

Grandi numeri per il marketing

Gli utenti di TikTok trascorrono una media di 52 minuti al giorno sulla piattaforma. Considerando la breve durata dei video caricati, questo significa che ogni iscritto guarda o crea circa 50 nuovi contenuti ogni 24 ore. Moltiplichiamo queste cifre per più di un miliardo di persone ed è facile rendersi conto di quanto alto sia il potenziale di marketing di questa app. Qualsiasi azienda che abbia come target la Generazione Z non può ignorare simili cifre. Certo, occorre prima di tutto comprendere che si tratta di un social unico nel suo genere e quindi è necessario adeguare il proprio linguaggio al canale in questione, ma i potenziali risultati valgono bene lo sforzo.

Sono già molti i grandi brand e hanno compreso tutta la forza di TikTok e hanno impostato le loro strategie marketing di conseguenza. Alcuni esempi illustri di campagne di successo viste nell’ultimo anno sulla piattaforma sono quelle di Ray-Ban e Seat, che hanno  ottenuto un tasso di coinvolgimento rispettivamente del 14% e del 13,4%. Tra questi troviamo anche Prada, che con al sua #PradaBucketChallenge ha addirittura realizzato 7 miliardi di visualizzazioni in soli 7 giorni.