In occasione del World TV Day, giornata internazionale dedicata alla televisione ripercorriamo insieme la storia di questo media dagli albori fino ai giorni nostri.
Che la si ami o la si odi, di certo non si può negare che, fin dalla sua invenzione, la TV abbia avuto un enorme impatto sulla società del XX secolo. Questo media, con la sua immediatezza comunicativa data dal connubio di immagini e suoni, ha rapidamente soppiantato i giornali e la radio divenendo il primo mezzo d’informazione per la maggior parte delle persone per quasi tutto il ‘900.
Per questa sua importanza storica in data 21 Novembre è stato istituito il World TV Day, una ricorrenza atta a celebrare il ruolo che questo media ha avuto sullo sviluppo del mondo per come lo conosciamo oggi, e noi di Brave vogliamo festeggiarlo insieme a voi che ci seguite ripercorrendo le tappe fondamentali della storia della televisione.
Un po’ di storia
La prima televisione mai realizzata è nata il 26 gennaio 1926, in un grande magazzino di Londra. Qui l’ingegnere scozzese John Logie Baird effettuò con successo quella che viene ritenuta la prima vera dimostrazione pubblica di trasmissione televisiva senza fili utilizzando due dischi di Nipkow, dispositivi meccanici in grado di analizzare e riprodurre le immagini tramite impulsi elettrici creati dall’omonimo ingegnere tedesco Paul Gottlieb Nipkow nel 1883, utilizzandone uno per la ripresa e l’altro per la riproduzione.
Per la prima TV analogica per come la conosciamo dobbiamo attendere fino all’anno seguente, quando nel 1927 l’inventore russo naturalizzato statunitense Philo Farnsworth realizza il primo prototipo nel suo laboratorio di San Francisco. In questa fase entrambi gli apparecchi sono in grado di trasmettere immagini solamente in varie scale di grigio e per brevi distanze: i successivi studi vengono pertanto incentrati sul superamento di questi limiti e, nel 1930, viene effettuata la prima trasmissione teatrale in TV, una rappresentazione della commedia di Pirandello “L’uomo dal fiore in bocca”.
Il successo della TV
Da qui in poi le varie nazioni faranno a gara per essere le prime ad organizzare un servizio di trasmissioni stabile, corsa che vide il primato assegnato all’Inghilterra (1932), seguita a ruota dalla Germania (1935) e dagli Stati Uniti (1939). Nel nostro Paese il servizio televisivo iniziò ufficialmente solo nel 1954, il tutto a cura della RAI. Dato il periodo e la varietà di pubblico il palinsesto era il più generalista possibile, dove lo scopo delle trasmissioni non era solo quello di informare, ma anche di intrattenere ed educare gli spettatori.
Le TV private e commerciali arrivarono solo a partire dalla seconda metà degli anni ’70 e si affermarono esclusivamente dopo l’inizio degli anni ’80: prima a livello locale, con reti quali Canale 21 e Telealtomilanese, e poi su scala nazionale con Canale 5, Rete4, e Italia 1 che cambiarono le regole introducendo definitivamente gli spot pubblicitari all’interno delle trasmissioni, sistema poi adottato anche da ogni altro tipo di rete e rimasto sostanzialmente invariato fino ad oggi.
La TV nell’era digitale
Arriviamo quindi ai giorni nostri dove, dopo quasi un secolo di dominio incontrastato nel campo delle, la TV ha trovato finalmente un avversario alla sua altezza: il web. Di fronte alla sua velocità, immediatezza d’uso e infinità di informazioni reperibili in ogni momento i mass media tradizionali sembrano ormai in gran parte obsoleti. Se a questo poi aggiungiamo anche che i costi per usare la rete sono molto inferiori rispetto agli altri canali qualsiasi alternativa appare superflua.
Eppure la televisione resiste: nonostante un certo calo di spettatori essa è ancora il secondo mezzo di informazione e intrattenimento più usato al mondo. Il suo carattere aggregativo e la sua comunicazione tendenzialmente generalista, in contrapposizione a quella individuale e personale tipica del web, gli ha permesso di rimanere una presenza costante nelle case di miliardi di persone. Questo è dovuto anche al fatto che in linea generale i contenuti audiovisivi sono quelli che fanno più presa sul pubblico.
C’è da dire anche che la TV è forse il media che meglio ha integrato le tecnologie digitali rispetto agli altri suoi vecchi concorrenti: giornali e radio si sono infatti dovuti adattare al cambiamento tentando la strada del web, mentre la televisione si è semplicemente arricchita di nuovi servizi come ad esempio lo streaming on demand e le funzioni smart tv. In questo modo la televisione si è, in un certo senso, affiancata alla rete come canale alternativo di fruizione di materiale audiovisivo, invece di essere lasciata da parte.
La TV del futuro
In sostanza dunque la TV sta andando incontro a quella che potremmo definire come una fusione del medium col web: le nuove tecnologie infatti hanno offerto alla tv un’opportunità per rinnovarsi, pur al costo di perdere alcune sue caratteristiche. Resta da vedere però se essa riuscirà a conservare una parvenza di individualità o se verrà semplicemente fagocitata nell’enorme ecosistema della rete.
Per approfondire l’argomento come si sta evolvendo il mondo dell’intrattenimento leggi questo articolo –> https://www.bravesolutions.it/streaming-la-costante-evoluzione-dellentertainment/