Come nascono e si sviluppano le relazioni Social e i movimenti sociali? Quanto i social intervengono nell’evoluzione e nel condizionamento del punto di vista delle masse?
Per noi che lavoriamo in questo mondo è probabilmente una domanda naturale, che non ha però una risposta immediata.
Le Relazioni sociali in epoca moderna stanno cambiando e sono influenzate dagli strumenti digital a nostra disposizione.
Relazioni Social: di cosa parliamo?
Le interazioni social comportano la nascita, la definizione e la crescita di veri e propri movimenti sociali che danno vita a fenomeni del popolo, di massa. Tutto in perfetta opposizione rispetto ad una frase che, ricordo, da adolescente, sentivo spesso pronunciare da mia mamma:
“Chi disse popolo disse un animale pazzo, pieno di errori, di confusione, senza gusto e diletto”; era in verità un concetto di Guicciardini.
Bene, a distanza di 20 anni, è un pensiero che mi fa davvero molto riflettere perché, in realtà, le evoluzioni sociali avvenute ci fanno leggere lo stato dell’arte in chiave assolutamente opposta. Il popolo non è un animale matto, ha delle regole, usa i social, sa come utilizzarli e ha imparato a conoscere il mondo digital.
I cambiamenti sociali partono, a mio avviso, dall’utilizzo degli strumenti moderni e la loro comprensione: analizzando ad esempio i media, la stampa tradizionale si è rivelata, negli ultimi anni, drasticamente meno utilizzata e non al passo coi tempi.
Viviamo davvero in un mondo digitale, che sviluppa innovazioni continue e che vede fiorire movimenti tematici che spesso indirizzano la comunicazione generale.
Il fenomeno delle masse condiziona, anche in positivo, le opinioni, la realtà e quindi la società, inoltre, le grandi rivoluzioni mediatiche e sociali sono spesso nate da piccoli fattori che hanno dato voce e poi vita a movimenti. Sunstein, nella sua lectio Magistralis, suddivide il comportamento umano in quattro diverse categorie:
- FALSIFICAZIONE: in un contesto pubblico ci esponiamo dicendo anche l’opposto di quello che diremmo in privato. È il contesto collettivo che ci fa dire, smussare, variare in parte il nostro punto di vista originario.
- AZIONE: chi è il primo della massa che prende posizione in merito ad un tema? Il primus inter pares. Sunstein lo definisce come il “caso zero’, cioè il creatore del pensiero originale, il guru di una iniziativa social o di un movimento politico/culturale/sportivo/ludico. Ecco che, da una prima lettura, sembrerebbe lui il soggetto da seguire!
- INTERDIPENDENZA: il modo in cui gli altri interessati all’argomento si renderanno portavoci delle linee guida del “caso zero”.
- GRUPPI: quando finalmente questi soggetti si incontrano ed esprimono il loro punto di vista, trovano dei tratti sinergici e iniziano a viverli come un gruppo.
La nascita di un movimento sociale è la probabile definizione di un fenomeno digitale, che possiamo iniziare a seguire ogni giorno anche semplicemente commentando la diretta di un programma che ci piace in rete, partecipando a un crowdfunding o commentando in gruppi tematici.
Stiamo facendo rete, partecipando attivamente all’illustrazione di un argomento, stiamo creando interdipendenza e, in fondo, un vero e proprio gruppo.
Rimane un dubbio personale sul fenomeno della falsificazione. Forse siamo davvero tutti piccoli e falsi all’inizio di una storia. Come il bimbo che dice di essere più alto di ciò che in effetti è, nel momento in cui gli adulti gli pongono la domanda con tutti i suoi pari affianco.
Il bambino vuole sentirsi semplicemente migliore rispetto a ciò che è. A ben vedere, anche gli adulti replicano questo atteggiamento quando ricercano “il bollino verde” per sentirsi in trend, socialmente accettati. Quando vogliono diventare parte di un vero e proprio argomento di massa perché l’opinione pubblica li ha visti come dei veri e propri riferimenti.