Leggere un libro è qualcosa di raro, almeno secondo il vox populi. Ma è veramente così? Scopriamolo in questo articolo!
Buongiorno a tutti, ormai siamo di casa in questo meraviglioso spazio Blog di Brave Solutions. Oggi vorrei parlarvi di un tema che, di primo acchito, mi ha sorpresa
L’argomento in cui mi sono imbattuta, e che mi ha incuriosito, riguarda ovviamente il mondo dei social e dei digital, ma in un’accezione secondaria: l’atteggiamento della massa bambini riguardo la lettura. Nello specifico dei giovanissimi under 14.
La novità? Sembrerebbe, dall’articolo pubblicato dall’ANSA, che la percentuale più alta di lettori sia proprio quella dei bambini, lettori più assidui rispetto a quella dei grandi, dei professionisti e dei lettori seriali.
A questo punto sono obbligatori un po’ di dati.
Un libro: si legge in modo analogico o digitale?
Sono il 77% i lettori nella fascia d’età 0-14 anni contro il 61% della popolazione adulta (dati Aie).
Bellissimo, ma la cosa che mi ha stupito doppiamente è la sotto categoria evidenziata dall’articolo, ovvero quella dei provetti lettori dai 4 ai 6 anni, che si attesta al 93%, e quella dagli 0 ai 3 anni, che tocca il 77%.
Per carità, a quell’età sono quasi tutti libri tattili, in cui i piccini toccano tasti che emettono suoni e che rimandano al concetto espresso nelle pagine, ma si tratta pur sempre di lettura.
In ogni caso sembrerebbe che il device preferito sia proprio la carta, questo almeno fino all’adolescenza.
Da lì, probabilmente grazie ad uno sviluppo digitale coadiuvato dalle famiglie e dai pari età, si passa in effetti all’utilizzo di contenuti in rete, come la Media Library di Youtube o il grande mondo dei podcast disponibili su Spotify, in cui è possibile vedere cartoni, canzoni, video e ascoltare libri narrati.
Senza dubbio, il nuovo supporto tecnologico favorisce il passaggio a letture digitali, cosa che il 40enne di oggi non ha avuto modo di vivere in età infantile.
Il massimo, per la mia generazione, era possedere un videogame o il Commodore 64.
La nuova generazione è sostanzialmente analogica di partenza e inevitabilmente digitale come continuazione.
Adesso è sufficiente avere uno smartphone per portare un seienne a scegliere in autonomia tutti i contenuti preferiti, figuriamoci un adolescente.
Continuare a leggere è il vero strumento che accompagnerà i giovani verso la fase media e digital, e che farà di loro dei consumatori consapevoli delle tecnologie disponibili, con un occhio alla libreria di casa, piena di bei volumi sugli animali e sulle storie dei propri personaggi del cuore.
Cosa facciamo oggi, mamma? Leggiamo un bel libro in rete, amore.