Dopo poco più di un anno dall’inizio della pandemia Covid-19 sono sempre più evidenti gli effetti sulla nostra salute e su quella dei nostri figli. L’isolamento prolungato, le ore passate davanti a uno schermo, l’interruzione delle attività lavorative, scolastiche e sportive in presenza, l’uso eccessivo dei social network e di internet hanno influenzato negativamente il benessere psicologico di tutti noi, e in particolar modo degli adolescenti. Vediamo come possiamo aiutarli (e come possiamo aiutare anche noi stessi).
Che cos’è lo stress?
Lo stress è una reazione istintiva di fronte a eventi inaspettati: se rimane nei limiti normali è una funzione utile e salutare, ma se diventa eccessivo, può avere effetti negativi sulla nostra salute fisica e mentale e sulla nostra vita sociale. Lo stress è la risposta psicologica e fisiologica che l’organismo mette in atto nei confronti di compiti, difficoltà o eventi della vita valutati come eccessivi o pericolosi. La sensazione che si prova in una situazione di stress è di essere di fronte a una forte pressione mentale ed emotiva. Se non è possibile eliminare del tutto lo stress “cattivo”, è comunque possibile ridurlo, cercando di osservare le nostre emozioni negative, conoscerle e imparare a lasciarle andare. Inutile forzarsi a sopprimerle: sarebbe come nascondere la polvere sotto il tappeto. Dopo aver individuato le cause, bisognerebbe iniziare a escogitare dei modi per limitare, modificare e prevenire gli effetti delle tensioni superflue prima che ci colpiscano, adottando delle misure per migliorare la nostra qualità della vita.
Come aiutare i nostri figli?
Ricordiamoci sempre che lo stress che provano bambini e ragazzi non è diverso da quello provato da noi adulti (e soprattutto non è meno grave e importante!), quindi la prima cosa da fare è quella di non sottovalutare mai il problema. Per arginare il fenomeno nei nostri figli è importante guidarli aiutandoli a esprimere al meglio le loro ansie e insegnando loro a combattere pensieri ansiogeni, irrequietezza, nervosismo, solitudine, attraverso qualche piccola tecnica e, se non basta, con l’aiuto di uno specialista.
Come riconoscere e ridurre lo stress
- Individuare i sintomi ascoltando il proprio corpo (palpitazioni, ansia, depressione, stanchezza, incapacità di concentrazione, preoccupazione costante, autolesionismo, malumore, incapacità di relazionarsi con gli altri…);
- riconoscere la fonte di stress;
- crearsi delle distrazioni cercando di rilassarsi e padroneggiare i pensieri negativi (attraverso lo yoga, la meditazione, le tecniche di rilassamento, la mindfulness…);
- imparare a dire “no” quando non ce la facciamo e quando gli impegni diventano troppi;
- migliorare la quantità e la qualità del sonno;
- mantenere delle relazioni sociali sane;
- allenarsi: l’allenamento libera le endorfine, che promuovono le sensazioni positive;
- mangiare sano: fare il pieno di acqua, vitamine e macronutrienti è essenziale per il nostro organismo;
- non avere timore e chiedere aiuto a un esperto;
- ricorrere, nei casi più gravi, a integratori e/o a medicinali sotto la supervisione del medico.