Con la sempre maggior presenza del digitale nella nostra vita la cyber security è diventata un fattore sempre più importante e nel 2022 questa tendenza non farà che aumentare.
Realtà aumentata, robot casalinghi, nft e metaverso: queste sono solo alcune delle tecnologie che caratterizzeranno il 2022. Tutti questi nuovi dispositivi però hanno in comune un potenziale punto debole: la cyber security. In un mondo sempre connesso infatti i maggiori pericoli arrivano dalla rete e non possiamo far finta di niente. Se vogliamo evitare problemi in futuro dobbiamo pensare a come contrastare queste minacce prima ancora che si presentino.
La situazione attuale
Partiamo col dire che, al momento, la situazione non è rosea. Sul fronte della cyber security, nonostante i passi avanti fatti nel 2021, siamo ancora lontani dal raggiungere un livello di protezione sufficiente. Secondo il rapporto del Clusit per il 2021, infatti, lo scorso anno è stato “l’anno peggiore di sempre” in termini di evoluzione e crescita delle cyber-minacce. A livello globale sono stati ben 1.871 gli attacchi gravi di dominio pubblico, un aumento del 12% rispetto ai numeri dell’anno precedente.
Il 25% di questi, avvenuti nel primo semestre del 2021, è stato diretto verso l’Europa. Il dato è interessante perché nel 2020 gli attacchi gravi contro l’Unione erano solo il 17% e addirittura l’11% nel 2019: un grosso aumento insomma rispetto al passato. Tra i metodi d’attacco più diffusi troviamo il phishing al primo posto, seguito a breve distanza dai ransomware. Secondo il report poi sono state colpite sia aziende che privati, anche se sono le prime che hanno subito il maggior numero di assalti.
Per questo è necessario prendere provvedimenti il prima possibile. Non possiamo essere certi di quale sarà l’evoluzione della tecnologia digitale, ma una cosa già la sappiamo: la sicurezza informatica tornerà al centro delle cronache anche durante il 2022. Sta a noi però far sì che queste notizie parlino delle nuove soluzioni in materia piuttosto che delle malefatte dei cybercriminali.
Il futuro della cyber security
Quasi a voler ribadire che il 2022 sarà un anno all’insegna della cyber security, pochi giorni prima della fine dell’anno sono entrati in vigore i primi tre regolamenti attuativi da parte della neonata Agenzia per la cybersicurezza nazionale. Questo nuovo organo della pubblica amministrazione, diretto dal professor Roberto Baldoni, è stato istituito solo quattro mesi fa e dimostra che anche il governo ha cominciato a comprendere l’importanza del digitale. Potete trovare altre informazioni direttamente sul loro sito Internet ufficiale.
Sicuramente un passo nella giusta direzione quindi, ma non basta. Ci sono ancora molti punti su cui è necessario lavorare. Basta pensare ad esempio che nel 2022 dovrebbero esserci ben 18 milioni di dispositivi IoT (Internet of Things) connessi. Dai sensori sulle linee produttive delle grandi aziende fino agli smart speaker nelle nostre case: tutti dispositivi utili, ma vulnerabili agli attacchi hacker. Senza un’adeguata protezione c’è il rischio che questi apparecchi si trasformino in moderni cavalli di Troia.
Ci sono segnali però che fanno ben sperare per il futuro. Sia i governi che i leader del settore informatico infatti si sono attivati in merito alla questione. Molti Stati, spinti dalla pandemia, hanno promosso diverse nuove misure in materia di cyber security. Per quanto riguarda invece le nuove tecnologie di sicurezza i leader del mercato stanno sperimentando nuovi sistemi di intelligenza artificiale. I risultati per ora sono molto incoraggianti: con l’aiuto dell’AI, il tasso di rilevamento degli attacchi è notevolmente superiore.
In conclusione questo 2022 si prospetta come un anno di grande fermento per la cyber security. C’è ancora molta strada da fare, ma le premesse per il futuro sembrano solide: non resta che vedere come evolveranno le cose.